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LA
STORIA:
(Capitolo 1)
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Il
Mito: Pochi ricorderanno che per circa 5 anni l'isola, dove
oggi sorge la costa Smeralda, è stata al centro del calcio
italico. Lo scudetto del Cagliari è stato un evento straordinario,
appena qualche anno prima impensabile. Una vittoria di tali
proporzioni non era stata programmata, nessuno avrebbe potuto
prevedere tanto. La svolta era avvenuta in occasione di un'
amara disavventura sportiva, la retrocessione dalla serie B
alla serie C. Al risultato tecnico negativo si era accoppiata
infatti una situazione societaria disastrata che lasciava presagire
il peggio. Lascia la presidenza dell' Unione Sportiva, così
si chiamava allora, il professore Giuseppe Meloni, abile politico
ed amministratore pubblico ma scarso manager calcistico, e presero
in mano la società due giovani appassionati imprenditori,
soci in affari, Enrico Rocca che assunse la presidenza ed Andrea
Arrica che divenne il suo vice. Rocca ed Arrica voltarono pagina
e ricominciarono da capo ma da quel momento ogni decisione ebbe
una sua logica precisa, che teneva conto nello stesso tempo
delle esigenze amministrative e delle necessità tecniche.
In due anni la squadra risalì in B, dopo altri due anni
si affacciò per la prima volta nella sua storia in serie
A. Venne chiamato un allenatore giovane e ambizioso, Silvestri,
l'uomo giusto. Arrivarono giocatori senza nome oppure da ricostruire,
e nacque gradualmente quella grande squadra che al sesto campionato
di serie A vinse lo scudetto.
L'Era
di Corrias & Scopigno:
Come presidente del Cagliari è Efisio Corrias che con
pezzi già assemblati reduci dalla promozione in serie
A del come Gigi Riva, Martiradonna, Pierluigi Cera, Nenè,
Ricciotti Greatti, Comunardo Niccolai, e Adriano Reginato in
porta, inizia ad allestire il Cagliari. Nell'estate 1968 Efisio
Corrias ingaggia come allenatore Manlio Scopigno, conosciuto
con il soprannome " il filosofo ", esonerato durante
la stagione precedente dal Bologna. Dalla Fiorentina arrivano
Enrico Albertosi e Mario Brugnera voluti fortemente da Scopigno
in cambio di Rizzo. Giulio Zignoli dal Bari e Giuseppe Tomasini
dal Brescia. Durante la stagione precedente lo scudetto 1968/69
mostra subito il suo nuovo valore come squadra e arriva al secondo
posto dietro la Fiorentina e, forse con un pò di convinzione,
avrebbe potuto anche farcela. Senza dimenticare che Gigi Riva
era gia' diventato capocannoniere della seria A. Nell'estate
1969 il presidente Efisio Corrias, insieme alla dirigenza rossoblu,
mettono in campo una strategia di mercato portando al Cagliari,
come terzo portiere alle spalle di Albertosi e Reginato, Moreno
Tampucci dall' Olbia. Ma Corrias non si ferma e acquista Corrado
Nastasio dall' Atalanta, Eraldo Mancin dalla Fiorentina, Cesare
Poli, Sergio Gori e Angelo Domenghini dall'Inter, mentre Roberto
Boninsegna passò al club milanese.
Lo
stadio Amsicora: Il Cagliari di Gigi Riva e compagni gioca
nel mitico stadio dell'Amsicora, che ancora da' emozione quando
in macchina si passa a fianco per andare al Poetto o al nuovo
stadio S. Elia, fatto allestire dal presidente del Cagliari
dello scudetto Efisio Corrias. Quando si entra nel prato di
questo stadio che ha fatto impazzire di gioia tutta la Sardegna,
sembra di sentire ancora il pubblico in delirio che sosteneva
quei ragazzi diventati dei miti per molte persone.
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